26 gennaio 2018
Questa civiltà ha sviluppato la ricchezza sociale fino a un punto in cui le rinunce e i pesi imposti agli individui appaiono sempre meno necessari, sempre più irrazionali. (…) Così l’irrazionalità diventa la forma della ragione sociale, l’universale razionale. Psicologicamente (…) la differenza tra dominio e libertà diminuisce. L’individuo riproduce nel più profondo di sé, nella sua struttura istintuale, le valutazioni e i modi di comportamento che servono al dominio, mentre il dominio diventa sempre meno autonomo, (…) sempre più obiettivo e più universale.
H. Marcuse, «Psicanalisi e politica» (1968)
