La poesia del giorno – 12 settembre 2018

RIGOLETTO  II,4
Cortigiani, vil razza dannata,
Per qual prezzo vendeste il mio bene?
A voi nulla per l’oro sconviene,
Ma mia figlia è impagabil tesor.
La rendete! o, se pur disarmata,
Questa man per voi fora cruenta;
Nulla in terra più l’uomo paventa,
Se dei figli difende l’onor.
Quella porta, assassini, m’aprite!

Ah! voi tutti a me contro venite …
piange
Tutti contro me! …
Ah! Ebben, piango … Marullo … Signore,
Tu ch’hai l’alma gentil come il core,
Dimmi tu ove l’hanno nascosta?
È là … non è vero? … Tu taci … ahimè! …

Miei signori… perdono, pietate…
Al vegliardo la figlia ridate …
Ridonarla a voi nulla ora costa,
Tutto al mondo tal figlia è per me.
Signori, perdono, pieta …
Ridate a me la figlia,
Tutto al mondo tal figlia è per me.
Pietà, pietà, Signori, pietà.

Da «Rigoletto» di G. Verdi, testo di F. M. Piave, Venezia 1851.

Lascia un commento