UN AUTORE DI OGGI E DI SEMPRE, GERARDO PASSANNANTE

In occasione della presentazione de «L’ora della mezzanotte» del 17 ottobre prossimo – Università di Zurigo, Rämistrasse 71 Aula KOL H-317, ore 18.15 – ripubblichiamo un articolo dedicato all’opera di Gerardo Passannante.

l'ora della mezzanotte_cover

Presentare o leggere le opere di Gerardo Passannante è una buona occasione per occuparsi di letteratura “alta“, con quel tanto di rispetto misto a timore che si prova verso ciò che tende alla cultura vera e si allontana perciò dal facile consumo e dal corrente mercato delle lettere.

Il suo stile vario e sorvegliato si colloca tra prosa e poesia e propone un italiano colto ma diretto ed espressivo, che mira all’empatia con il lettore, qualunque sia l’intento con cui il testo è stato scritto, dallo scavo interiore alla persuasione; in tutte le sue opere la riflessione e l’emozione sono infatti veicolate da una parola evocativa, talora allusiva, ma densa di significato e sorretta da una logica ferrea, quasi inesorabile (un po’ come sa essere il Fato, per usare un’immagine cara all’autore, quando si occupa di noi miseri mortali).

Parliamo di un poeta o di un narratore? Forse soprattutto di un lirico che esprime se stesso sia nella versificazione che nella prosa poetica. Autore di sei raccolte poetiche, di due Canzonieri di notevoli dimensioni, di numerosi romanzi, racconti, opere teatrali, saggi e traduzioni – in proposito si veda il sito Frammenti riflessi: https://frammentiriflessi.wordpress.com/ – Passannante sa essere insieme poeta e filosofo, con frasi che “suonano” come versi e con versi che si avvicinano asintoticamente alla prosa.

Le sue fonti spaziano dalla narrativa alla grande poesia, dalla letteratura alla filosofia. Nei romanzi e nei racconti non mancano, infatti, le reminiscenze di Goethe, dei grandi romanzieri russi, di Musil, di Proust, della Yourcenar, senza dimenticare narratori italiani come Tomasi di Lampedusa e l’amato Bufalino; nelle poesie ritroviamo le tracce dei lirici latini, di Dante, di Petrarca, di Tasso, di Foscolo e del tanto congeniale Leopardi, fino al modello montaliano. Ma un lettore accorto rileva nella  produzione di Passannante un sostrato di letture filosofiche che vanno, tra l’altro, dall’idealismo tedesco a Schopenhauer, a Kierkegaard, a Nietzsche. Questo enorme apparato culturale gli rende vicini i grandi temi universali – la vita e la morte, l’amore, il dolore, Dio e il male nel mondo, il potere nella Storia – , temi che l’autore affronta con sensibilità e profondità di riflessione.

Attualmente dedito al monumentale romanzo storico «Il declino degli dèi», del quale ha pubblicato finora tre degli almeno dieci volumi previsti, Passannante ha pubblicato recentemente «L’ora della mezzanotte» per i tipi della Minerva Edizioni. Il titolo è desunto dall’«Aut-Aut» di Kierkegaard:

ma nella vita giunge l’ora della mezzanotte, in cui ognuno deve gettare la maschera…

 

 

 

Nato a Sicignano degli Alburni (SA), Gerardo Passannante ha studiato a Milano e a Friburgo. Da molti anni vive in Svizzera, dove è stato docente e preside di liceo.

Ha pubblicato, tra l’altro, Atto terzo (Italia letteraria, Milano 1981), Appunti di un colloquio interrotto (Edizioni del Leone, Venezia 1994), L’ora della mezzanotte (Edizioni del Leone, Venezia 1996), Atto gratuito (Montedit, Melegnano 2013), Avvisaglie d’uragano, Amore e disamore, Elogio della menzogna (volumi 1-3 de «Il declino degli dèi», Città del Sole, Reggio Calabria, rispettivamente 2014, 2015 e 2017), Quasi un Canzoniere (Città del Sole, Reggio Calabria 2017).

Un commento

Lascia un commento