Una sera di fine maggio un uomo di mezza età stava ritornando da Shaston al villaggio di Marlott, nella vicina Valle di Blakemore o Blackmoor. Avanzava su gambette rachitiche e v’era un certo che di incerto nella sua andatura che lo portava a deviare sulla sinistra. Ogni tanto scuoteva di scatto il capo, come se assentisse a qualche pensiero, benché in realtà non stesse pensando a nulla in particolare. Un paniere per uova gli pendeva vuoto dal braccio e il pelo del suo copricapo, sciupato, era consunto sulla falda nel punto in cui lo prendeva per toglierselo. Ben presto s’imbatté in un uomo di chiesa attempato che, in groppa a una giumenta grigia, cavalcava canticchiando.
Thomas Hardy, Tess dei d’Urberville
