
Alba nuova
Nella mia notte senza fine
confido ancora in queste pupille refrattarie.
Troppo avvezze ad aguzzare il buio,
si fanno imbuto in cerca di aneliti fiochi,
per ravvivarmi l’iride e travasarmi la vita.
Vagano arrese, tra barlumi di un tempo illusorio
e tremolii sospesi di soli mai spenti.
Catturano infine questa falce di luna ossidata,
che miete coraggio e sparge rugiada
sui fertili campi della mia nuova alba.
Matteo Maxia, Terre riemerse.
