L’estetismo razionale di Dawkins in “The magic of reality”

51zbPjcYYuL._SX327_BO1,204,203,200_.jpgThe magic of reality, in Italia noto con il titolo La realtà è magica, è un libro di Richard Dawkins uscito in Gran Bretagna nel 2011 in una bellissima edizione, con illustrazioni di Dave McKean. Noto ai lettori per i suoi due capolavori Il gene egoista e L’orologiaio cieco, Dawkins è un biologo evoluzionista che si è applicato in tutta la sua carriera a combattere contro l’intrusione della religione nel mondo scientifico. Convinto ateo, questo biologo è mosso da uno spirito concretamente razionalista, da illuminista del XXI secolo, che non ha paura di riconoscere i suoi limiti o quelli della scienza. Così, nel parlare delle particelle subatomiche, i quark, non ha remore a dire: 

[…] di ciò non parlerò in questo libro. La ragione è che so di non poterlo capire! Ci stiamo muovendo nel paese delle meraviglie del mistero. Ed è importante capire quando si è raggiunto il limite di ciò che possiamo comprendere.

Il libro è organizzato in capitoli, ognuno dei quali affronta i grandi temi toccati prima
dalla religione o dalla mitologia, e poi dalla scienza. Si tratta delle domande fondamentali che da sempre l’uomo si è fatto riguardo al mondo che lo circonda: chi è stato il primo uomo sulla terra? Come è nata la vita sul nostro pianeta? Perché esistono la notte e il giorno? Cosa sono le stelle e come nascono? Nella prima parte di ogni sezione, Dawkins riporta le spiegazioni religiose o mitologiche che sono state date per ciascun fenomeno, senza però limitarsi alla tradizione giudaico-cristiana, ma ricordando anche leggende e credenze di popoli africani, australiani o scandinavi: il che rivela il suo interesse non solo per la scienza, ma anche per l’antropologia. Unknown.jpeg

Ma qual è lo scopo del libro? Richard Dawkins si fa portavoce di quello che definirei un “estetismo razionale”, una visione che mira, come riporta il titolo, a riscoprire la magia della realtà. Egli argomenta che non è necessario inventare miti e leggende per dare un tocco di magia a quello che osserviamo, a quello che definiamo “il miracolo della natura”. Non si tratta di un miracolo, ma di qualcosa che possiamo spiegare, che possiamo capire e immaginare. La bellezza di un arcobaleno non diminuisce, nel momento in cui conosciamo i processi che conducono alla sua materializzazione davanti ai nostri occhi: al contrario! La poesia, secondo il biologo, nasce proprio dalle spiegazioni forniteci dalla scienza: 

 […] vorrei dimostrarvi che il mondo reale, così come viene compreso dalla scienza, possiede una magia tutta sua – il tipo di magia che io definisco “magia poetica”: una bellezza che ispira e che è così magica proprio perché è reale e perché siamo in grado di capire come funziona. Accanto alla vera bellezza e magia del mondo reale, incantesimi soprannaturali e trucchetti di scena appaiono scadenti e pacchiani”. 

In questo modo Dawkins rifiuta ogni spiegazione soprannaturale o religiosa e anzi attacca dichiaratamente coloro che credono nei miracoli. Da scienziato non crede nella religione nemmeno come dimensione umana, come foscoliana illusione salvifica: e questa è senz’altro una posizione discutibile. Eppure non si può che provare ammirazione davanti a queste pagine scritte con incredibile linearità e logica argomentativa, da qualcuno che ama profondamente la scienza e che non smette di provare passione e insaziabile curiosità verso la realtà che lo circonda. 

Scritto in un inglese comprensibile e pensato per un pubblico non esperto né di biologia, né di materie scientifiche in generale, The magic of reality è un libro che si legge molto volentieri, e che vi consiglio davvero di gustare con le parole dello stesso Dawkins: 

La magia della realtà non è né soprannaturale né un trucco, ma – più semplicemente – meravigliosa. Meravigliosa e reale. Meravigliosa perché reale.  

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