All’entrata d’un mercato delle pulci. Gratuito. Ingresso libero. Folla sciolta. Volpina, festosa. Perché entrare? Cosa t’aspetti di vedere? Vedo. Controllo quel che c’è al mondo. Quel che resta. Quel che è scartato. Quel che non sta più a cuore. Quel che doveva essere sacrificato. Quel che qualcuno ha pensato potesse interessare a qualcun altro. Ma è ciarpame. Se è lì, qui, è già stato passato al setaccio. Ma potrebbe esserci qualcosa di valore, lì. Non di valore, non proprio. Ma qualcosa che io potrei volere. Voler mettere in salvo. Qualcosa che parli di me. Ai miei desideri. Parli a, parli di. Ah… Perché entrare? Hai tanto tempo libero? Guarderai. Vagherai. Perderai le tracce del tempo. Pensi di avere tempo a sufficienza. Ci vuole sempre più tempo di quanto pensi. Poi sarai in ritardo. te la prenderai con te stessa. Vorrai restare. Sarai tentata. Sarai respinta.
Susan Sontag, L’amante del vulcano
