
Abbracci
Trenta secondi,
da rubare spesso
a tutto il nulla che ruba la vita.
Trenta secondi di abbandono,
senza cronometri né pretesti
per imprimere l’eterno.
Menti a contatto per guardarsi dentro,
calici di cuore danzanti, brindisi all’ossitocina,
tripudio della scambievolezza.
Barriere eluse,
suggello all’indefinito o al perdono,
carta d’imbarco che trascende ogni approdo.
Come gli amanti di Valdaro,
uniti in spregio al tempo,
ma in carne e ossa, in polvere di stelle.
Matteo Maxia, Terre riemerse, Edizioni Ensemble.
