Abbiamo accumulato una certa evidenza di come nella nostra civiltà gli impliciti linguistici sono sfruttati per indurre una processazione meno vigile e meno accurata dell’informazione. È naturale chiedersi se questo possa essere verificato direttamente sull’attività psichica di soggetti sperimentali mentre processano messaggi linguistici.
Edoardo Lombardi Vallauri, La lingua disonesta, il Mulino, cap.IV.