
Quando si accenna alla fine, lo si fa sempre con sgomento, come se si trattasse di qualcosa di impossibile, di proibito, di interdetto, eppure lo dobbiamo capire da subito che la morte non è una presenza estranea. È un visitatore regolare, un uccello solitario che ogni sera torna al nido, senza il capriccio della compagnia, è il debito antico che la vita ha con se stessa.
Valentina Di Cesare, L’anno che Bartolo decise di morire.
