
A Pietroburgo negli anni Quaranta avvenne un fatto che sorprese tutti: un bell’uomo, principe, comandante d’uno squadrone del reggimento dei corazzieri della guardia, e al quale tutti predicevano sia la promozione ad aiutante di campo sia una brillante carriera nel seguito di Nicola I, un mese prima delle sue nozze con una bellissima Fräulein, la quale godeva della particolare benevolenza dell’imperatrice, chiese il congedo, ruppe il legame con la fidanzata, cedette il suo modesto possedimento alla sorella e partì per un monastero, con l’intenzione di farvisi monaco. Il fatto parve inusitato ed inspiegabile a quanti non ne conoscevano le cause interiori; per il principe Stepàn Kasatskij tutto ciò era invece avvenuto in modo talmente naturale, che un altro modo d’agire egli non avrebbe potuto neppure immaginarselo.
Lev Tolstoj, Padre Sergij.
