Incipit del giorno ~ 30 giugno 2020

51pmfxQ8yFL._SX318_BO1,204,203,200_Noi non guardiamo più il cielo. Il ciclico alternarsi delle stagioni, il moto periodico del Sole, il volto mutevole della Luna, l’eterno rincorrersi dei pianeti sullo sfondo della fascia dello Zodiaco, sembrano non interessarci più. Le tenui luci colorate delle stelle che hanno popolato le notti della preistoria, che hanno stimolato le visioni più improbabili e accattivanti dei nostri progenitori, si sono affievolite, hanno ceduto il passo all’invadenza dei neon delle insegne, ai turbini artificiali dei fasci al laser, agli scontati allineamenti di ampolle al tungsteno.
Le magiche figure che riempivano il cielo del passato, le imponenti figure umane, i fieri volti degli eroi, l’Orsa che percorre incessantemente lo stesso circolo, il grande cacciatore Orione, il Cavallo Alato, nei grandi centri non esistono più: sono scomparsi, fagocitati dalle luci artificiali, sfumati nelle nebbie dell’inquinamento luminoso, spodestati dai canti notturni.
La notte si è riempita di discoteche ma si è svuotata di sensazioni, cancellando così il remoto fascino dell’ignoto.

Margherita Hack, Walter Ferreri, Guido Cossard: IL LUNGO RACCONTO DELL’ORIGINE

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