
SCRITTRICE
Tutto il giorno gioca a scacchi con le ossa del mondo:
privilegiata (mentre la pioggia scende all’improvviso
di là dal vetro) se ne sta distesa sui cuscini
e ogni tanto sgranocchia un bonbon di peccato.
Compita, il seno rosa, femminile, coltiva
fantasie al cioccolato in stanze tappezzate di rose
dove lucidi comò sussurrano invettive cigolanti
e rose di serra spargono immorali rigogli.
I granati alle sue dita occhieggiano veloci
e il manoscritto è percorso da un riflesso di sangue;
lei medita sul profumo, dolce e nauseante,
di gardenie imputridenti in una cripta,
e persa in metafora sottile si ritrae
dai volti grigi di bimbi che piangono per strada.
Sylvia Plath, “Tutte le poesie”.
