
E adesso io intreccerò per te favole diverse, in questo stile milesio, e accarezzerò le tue orecchie benevole con un dolce sussurrare – sempre che a te non dispiaccia dare un’occhiatina a un papiro egiziano scritto con la finezza propria di una cannuccia del Nilo – e allora resterai a bocca aperta, davanti a figure e sorti di uomini che si mutano in immagini diverse e che poi ritornano di nuovo nella forma precedente, scambiandosi tra loro.
Apuleio, Le metamorfosi.
