
È possibile che tutta la storia dell’universo sia stata fraintesa? Che il passato sia falso perché si è sempre parlato delle sue masse, come se si raccontasse di un agglomerato di tanti uomini invece di parlare di quell’Uno, intorno al quale essi si tenevano, perché era straniero e moriva? È possibile credessero di dovere riprendere quanto era accaduto prima che fossero nati? È possibile dover ricordare a ciascheduno che quello era stato creato da tutti i suoi predecessori, che ciò era noto, e che non occorrevano interventi d’altri che pensassero in modo diverso?
Sì, è possibile.
R. M. Rilke, I quaderni di Malte Laurids Brigge.
