
Aprimi, guardiano che stai oltre le nubi.
Le azzurre porte del giorno.
Un angelo bianco questa mezzanotte
Si è portato via il mio cavallo.
Dio non ha bisogno del superfluo,
Il cavallo è la mia forza e il mio sostegno.
Io sento come nitrisce di dolore,
Mordendo la catena d’oro.
Vedo, come si dibatte, si scuote,
Cercando di strappare il duro laccio,
E vola via da lui, come dalla luna,
Il suo pelo di sauro nella nebbia.
Sergej Esenin, Poesie e poemetti.
