Incipit del giorno – 25 ottobre 2021

Tutte le vite iniziano con una donna e così anche la mia, una donna con i capelli rossi che entra in una stanza e ha addosso un completo di lino, l’ha tirato fuori dall’armadio per l’occasione, se l’è comprato al banco di Porta Portese, il banco buono dei vestiti di marca ribassati, non quelli da poche lire, ma quelli con sopra il cartello: PREZZI VARI.
La donna è mia madre e ha una valigetta di pelle nera stretta nella mano sinistra, si è fatta da sola la piega ai capelli, ha usato bigodini e lacca, ha gonfiato la frangetta con la spazzola, ha occhi verdi e gialli e tacchetti da cresima, lei entra e la stanza si fa piccola.
Alle scrivanie siedono impiegati, mia madre ha passato tre ore all’angolo del palazzo, la valigetta contro il petto, e quando lo racconta dice che le sue gambe erano burro e la saliva acida.
Si avvicina muovendo i fianchi e prima di lei arriva il profumo con cui ha coperto l’odore di lenticchie cucinate per il pranzo, dice: Sono venuta per vedere la dottoressa Ragni, ho un appuntamento.
Si è ripetuta quella frase allo specchio e in tram e in ascensore e all’angolo: Ho un appuntamento.

Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce, Bompiani.

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