
Più in generale, nell’Italia di oggi il testo giornalistico non è autonomo rispetto alla tv. È un dato di comune esperienza: specie nella cronaca politica e di costume, esso corrisponde per larga parte a un resoconto e commento degli “eventi” televisivi della vigilia, riporta dichiarazioni di politici già passate al tg, riferisce cosa è “successo” a Domenica in, da Maurizio Costanzo o da Bruno Vespa. Scendendo su questo terreno, il giornale è condannato a una rincorsa senza speranza.
Michele Loporcaro, Cattive notizie: La retorica senza lumi dei mass media italiani
