
VOCE DI VEDETTA MORTA
C’è un corpo in poltiglia
Con crespe di faccia, affiorante
Sul lezzo dell’aria sbranata.
Frode la terra.
Forsennato non piango:
Affar di chi può, e del fango.
Però se ritorni
Tu uomo, di guerra
A chi ignora non dire;
Non dire la cosa, ove l’uomo
E la vita s’intendono ancora.
Ma afferra la donna
Una notte, dopo un gorgo di baci,
Se tornare potrai;
Sòffiale che nulla del mondo
Redimerà ciò ch’è perso
Di noi, i putrefatti di qui;
Stringile il cuore a strozzarla:
E se t’ama, lo capirai nella vita
Più tardi, o giammai.
Clemente rebora, Poesie varie.

[…] vi abbiamo proposto una poesia di Clemente Rebora che potete leggere cliccando qui: Poesia del giorno – 26 gennaio 2022, e una citazione di Emanuele Trevi sulla scrittura, che trovate qui: Citazione del giorno ~ 21 […]
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