Pillole di narrativa: “A riveder le stelle” di Aldo Cazzullo.

Nel bel mezzo di una pandemia da Coronavirus, il giornalista de “Il corriere della sera”, Aldo Cazzullo decide di distrarre il popolo dei lettori rinfrescando la memoria della bellezza della nostra Italia. E lo fa parlando di un’opera capitale che di quella bellezza è esempio eterno, ossia La Divina Commedia di Dante.

Infatti, nel settembre 2020 Cazzullo dà alla stampa A riveder le stelle, un testo senza nessuna pretesa critica ma che ha il merito di accompagnare il lettore alla riscoperta di Dante, invogliando la lettura dei suoi meravigliosi versi, anche grazie ai numerosi riferimenti all’attualità.

Scritto in una forma quasi giornalistica, abbordabile e scorrevole, l’autore si premura di documentare sia il viaggio di Dante attraverso l’Inferno, sia il suo percorso interiore, sia alcune tappe della sua vita. È interessante notare anche come emerga da queste pagine il temperamento del poeta fiorentino, talvolta, irrequieto e iroso; come si delinei il Dante soldato, impegnato a combattere nel conflitto tra bianchi e neri e anche la sua sofferenza causata dall’esilio. Ma Cazzullo, in questo libro in cui rivivono gli episodi immortali della prima cantica, ci presenta anche il Sommo Poeta che sogna e spera un’Italia senza inganni, senza frodi politiche e interessi privati; ci dà, inoltre, un affresco dell’Italia contemporanea a Dante senza mai perdere di vista l’influsso che la sua voce avrà nei secoli successivi fino ai nostri giorni, dimostrando, in tal modo, la sua eterna giovinezza. (M.)

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