Pillole di narrativa: “La finestra di Leopardi” di Mauro Novelli.

È affascinante una casa. Racchiude il modo di essere della persona che vi ha abitato nello stile, negli oggetti, nei mobili; è custode della memoria di un vissuto personale. Ancor più affascinante appare se la persona è un autore nei cui libri ci siamo immersi, ci siamo persi ritrovando, talvolta, un pezzo di noi stessi. Ciò che si propone di fare Mauro Novelli con il suo testo La finestra di Leopardi, è proprio quello di accompagnarci nell’intima dimora di alcuni letterari italiani, regalandoci un percorso sentimentale attraverso secoli di letteratura e dandoci la possibilità di sondare dietro le quinte delle loro opere.

Non s’immagini, però, che si tratti di un manuale letterario o di una guida turistica per curiosi feticisti. Novelli ha voluto soltanto presentarci, talvolta con uno spiccato senso ironico, gli ambienti domestici di poeti e scrittori facendoceli rivivere parzialmente nella loro quotidianità, nel loro spazio abitativo che disegna i contorni della loro personalità e del loro volto umano. Come dice lo stesso Novelli, le case posseggono un grande potenziale narrativo in cui ritroviamo il tempo trascorso con le loro opere; perciò, ogni oggetto, ogni arredamento ci narra qualcosa che rimanda al loro vissuto letterario che si interseca imprescindibilmente con quello del loro essere uomini e donne. Il libro non vuole essere una sostituzione alla visita delle dimore descritte. Anzi, tutt’altro. Esso stimola la curiosità e invoglia a preparare le valigie per esplorare ambienti che, spesso, sono stati grembo delle storie più amate della letteratura. Ma c’è di più. Attraverso questo cammino il visitatore/lettore si figura anche l’epoca e la società in cui vissero i personaggi presentati, creando così una sorta di cortocircuito tra presente e passato che incanta, ammalia.

Il libro è suddiviso in capitoli che sono intercalati da inserti narrativi più brevi e scritti in corsivo ad indicare che l’abitazione del rispettivo autore non è visitabile e, in questo caso, vi si trova la lapide in ricordo ad esempio di Salgari o di Alfieri. Inoltre, il lavoro di Novelli è impreziosito da una raccolta di fotografie in grado di far rivivere al lettore i tanti particolari richiami nel corpo del testo.

Buon viaggio… è il caso di dirlo! (M.)

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