Cosa ci insegna l’Ucraina, e altre, necessarie, storie di questa settimana

Una settimana di letture #24
Federica Breimaier

Sgomento. Ho alzato la testa dal monitor, stamattina: per la prima volta, dacché è arrivato l’autunno, ho udito, nonostante la finestra chiusa, pigolare le cinciallegre e i passerotti, che affamati si rifornivano alla casetta piena di cibo. È arrivata la primavera, mi sono detta; poi il mio sguardo è tornato al computer, da cui ormai è sempre più difficile staccarsi. E allora, davanti ai grattacieli bombardati, davanti al coraggio di una nazione che non vuole mollare, davanti all’ennesimo attacco alla democrazia, quell’immagine ha assunto un sapore amaro, quasi di beffa. Perché non puoi parlare di rinascita; perché quelle primule che tornano a sbocciare nel tuo giardino di casa stridono con la guerra che imperversa all’improvviso. Perché, diciamocelo, la mia generazione non sa cos’è la guerra, non quando essa origina nell’unico luogo che i nostri genitori ci hanno insegnato a chiamare “casa”: l’Europa. Allora si cammina a vista: le ultime due giornate sono velate da un senso di alienazione, quasi di colpa, che però è giusto accogliere e non rinnegare. Esso ci ricorda quanto fragile sia l’indipendenza democratica che soliamo dar per scontata, e che ora qualcuno al fronte sta difendendo con le unghie e con i denti. E dunque come non pensare che, se fossi nata in un’altra parte del mondo, l’articolo su Montefoschi (Giorgio Montefoschi e la misoginia: quando il contesto peggiora le cose (riflessioni di una valchiria) ) non lo avrei potuto scrivere, così come non avrei potuto attaccare Signorini (Chi siamo “noi”? Di cagnette, Signorini e altre storie di questa settimana) per le sue idee sull’aborto, così come forse non avrei potuto dar vita ad un intero GdL proustiano, o a un altro dedicato ai diritti civili (Parte la seconda edizione di “diritti tra le righe”, l’annosa questione degli ebook, e altre curiosità della settimana). Questo è l’unico modo che ho trovato per affrontare lo sgomento provato davanti a qualcosa che non capisco, e con cui ancora non so convivere: andare avanti facendo ciò che faccio, ma portando con me una grande dose di gratitudine e di ammirazione per l’opposizione messa in campo dall’Ucraina e da una coraggiosa fetta del popolo russo. La paura? La paura c’è e deve esserci; ma la paura può essere trasformata in opportunità per riflettere su noi stessi e su ciò per cui non siamo abituati a lottare, ma per cui dovremmo esser disposti a sacrificare quasi tutto: la libertà. 

Ecco dunque la nostra consueta rassegna, preceduta da un piccolo, ma sentito grazie, a tutt* coloro che l’hanno resa possibile. 

📷 Su Instagram

Si è tenuta venerdì la prima diretta del gruppo di lettura Proust ritrovato, in cui Gerardo e Vittorio hanno ripercorso la struttura, i passi narrativi e le tematiche della prima sezione de Dalla parte di Swann, primo volume di Alla ricerca del tempo perduto.
Con questo appuntamento si conclude la prima tappa, cui seguirà la successiva in occasione della quale termineremo la lettura con Un amore di Swann e Nomi di paesi: il paese. Potete riascoltare la diretta cliccando qui: https://www.instagram.com/p/CaamdJNjiQ4/

Come sempre potete salire a bordo e accodarvi al gruppo di lettura su Telegram, ci raggiungete cliccando qui: https://t.me/+RFkDI5H9UwBjNTc8

Nel corso della settimana vi abbiamo anche proposto un breve consiglio di lettura dedicato a I filosofi di Pietro Emanuele. Si tratta di un piccolo pamphlet che ha l’intento di avvicinare il lettore ai vari autori del pensiero filosofico, rileggendo e commentando gli incipit delle loro opere più famose. Potete rileggere il post cliccando sull’immagine qui accanto.

✍️ Qui sul blog

In preparazione della diretta dedicata a Proust, vi abbiamo proposto, dello stesso autore:

Con la Frase del giorno – 24 febbraio 2022 estratta da La finestra di Leopardi (di cui avevamo parlato in Pillole di narrativa: “La finestra di Leopardi” di Mauro Novelli.) Mauro Novelli vi descrive la dimora di D’Annunzio. Mentre venerdì vi abbiamo offerto nella Frase del giorno – 26 febbraio 2022 una riflessione su Eros di Rocco Carbone.

Sul lato dei diritti, vi abbiamo proposto nella Citazione del giorno ~ 22 febbraio 2022 una riflessione di Bobbio quanto mai attuale sul rapporto tra democrazia e libertà individuale. Per quanto riguarda il diritto all’ambiente, abbiamo pubblicato, invece, l’incipit del romanzo distopico di Bruno Arpaia Qualcosa là fuori, che potete leggere qui: Incipit del giorno ~ 25 febbraio 2022

📆 Anniversari letterari

  • Moriva il 22 febbraio 1942 Stefan Zweig, autore austriaco naturalizzatosi britannico, che si è cimentato in una vasta gamma di generi: drammaturgia, biografia, romanzo e molto altro ancora. Di lui abbiamo parlato nella recensione Un triller psicologico: Paura di Stefan Zweig, proponendovi inoltre diverse citazioni che potete trovare cliccando su citazioni di Stefan Zweig

  • Moriva il 23 febbraio 1821 John Keats, celebre autore britannico che, insieme a Shelley e Byron, ha costituito l’asse portante della seconda generazione, che seguì a Wordsworth e Coleridge, del movimento romantico. Di lui ci siamo occupati proponendovi diverse sue opere che potete trovare cliccando su poesie di John Keats

📚 Curiosità dall’internet

E ora alcuni articoli che hanno attirato la nostra attenzione questa settimana:

  • Furore – John Steinbeck RECENSIONE LIBRO: «Pubblicato nel 1939, Furore valse a John Steinbeck il Premio Pulitzer l’anno successivo; non a caso è considerato il capolavoro di questo scrittore americano che…»

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