Citazione del giorno – 16 marzo 2022

Tutta quella roba se l’era fatta lui, colle sue mani e
colla sua testa, col non dormire la notte, col prendere la
febbre dal batticuore o dalla malaria, coll’affaticarsi
dall’alba a sera, e andare in giro, sotto il sole e sotto la
pioggia, col logorare i suoi stivali e le sue mule – egli
solo non si logorava, pensando alla sua roba, ch’era tutto
quello ch’ei avesse al mondo; perché non aveva né figli,
né nipoti, né parenti; non aveva altro che la sua roba.
Quando uno è fatto così, vuol dire che è fatto per la
roba.
Ed anche la roba era fatta per lui, che pareva ci avesse
la calamita, perché la roba vuol stare con chi sa tenerla,
e non la sciupa come quel barone che prima era stato il
padrone di Mazzarò, e l’aveva raccolto per carità nudo e
crudo ne’ suoi campi, ed era stato il padrone di tutti quei
prati, e di tutti quei boschi, e di tutte quelle vigne e tutti
quegli armenti, che quando veniva nelle sue terre a
cavallo coi campieri dietro, pareva il re, e gli
preparavano anche l’alloggio e il pranzo, al minchione,
sicché ognuno sapeva l’ora e il momento in cui doveva
arrivare, e non si faceva sorprendere colle mani nel
sacco.

Giovanni Verga, Novelle rusticane (La roba).

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