Pillole di poesia: “Le poesie” di Amelia Rosselli

Amelia Rosselli è una poetessa che, purtroppo, non rientra tra gli autori consacrati nel canone letterario, nonostante la sua voce sia una delle più incisive della poesia del Novecento. Sicuramente ciò che la distingue, al di là dei temi toccati, è la lingua. Infatti è portatrice di una triplice coscienza linguistica, culturale e letteraria per la sua particolare vicenda biografica che vede l’uso naturale di inglese, francese e italiano dare luogo ad un notevole sperimentalismo neoavanguardistico di forte innovazione. Le sue opere principali si possono leggere nella raccolta Le poesie, edita da Garzanti nel 2019. Si tratta di componimenti molto spesso oscuri, a primo acchito di difficile comprensione, ma carichi di significato e contenenti tutto il peso della vita. Scrivere, poetare implica una incessante ricerca di verità; significa scoprire una lingua altrimenti non detta che soltanto dal poeta e dal suo sentire può venire alla luce. Grazie alla parola e nella parola, nello studio anche musicale e ritmico del proprio verseggiare, la poetessa ha saputo trovare un senso artistico e perfino sentimentale, cioè biografico, alla propria esistenza.

Amelia soffrì per molto tempo di crisi nervose e depressive e, dopo anni di dolore, pose fine alla sua esistenza con un salto nel vuoto.
Di lei ci resta oggi una grande testimonianza di vita, delle passioni e dei dolori che in essa possiamo incontrare, della lotta quotidiana contro mali che non si vedono e di scelte i cui germi si scorgono in questa rappresentativa raccolta.

Buona lettura!

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