Lo sanno bene Boschi, Azzolina, Raggi, Appendino, Serracchiani, Meloni e svariate altre, sistematicamente apostrofate nei titoli dei giornali come Maria Elena, Lucia, Virginia, Chiara, Debora, Giorgia ecc…
Chiamate col nome di battesimo, queste donne di potere, con titoli di laurea, spesso poliglotte, che hanno guidato ministeri, amministrato regioni o città di milioni di abitanti o retto vent’anni di militanza partitica diventano tutte nostre cuginette, amiche delle nostre figlie, svampite ragazzine alla prima uscita. Perché è questo che fa l’uso del nome proprio delle donne in contesti non confidenziali: riduce la distanza simbolica, esprime paternalismo, agevola l’uso del tu familiare e diminuisce l’autorevolezza della funzione ricoperta
Michela Murgia, Stai zitta.
[…] citazione del giorno – 3 maggio 2022 in cui Murgia riprende la questione dei cognomi delle donne di cui avevamo parlato la settimana […]
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