Una settimana di letture #35
Vittorio Panicara & Federica Breimaier

Come se la guerra in Ucraina non bastasse, con le sue stragi di civili, bambini inclusi, ecco che dagli Stati Uniti ci ha raggiunto la terribile notizia di Uvalde (Texas), dove un giovane squilibrato ha aperto il fuoco in una scuola elementare, uccidendo 19 scolari e due maestre. L’assassino, un liceale diciottenne, è stato poi ucciso dalla polizia. Il governatore del Texas, Greg Abbott, repubblicano trumpiano, famoso anti-abortista, è ora sotto accusa per la sua legge sulle armi di un anno fa, allora salutata come il “trionfo della libertà”, una legge che autorizzava i texani a girare liberamente armati senza bisogno di licenza o di una formazione (Queste le alcune delle maggiori stragi degli Stati Uniti).
Joe Biden ha reagito subito: «Sono stanco, dobbiamo agire […] l’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata». Come non essere d’accordo? Tuttavia, è lecito dubitare che lui riesca laddove non sono riusciti gli altri presidenti, con la potentissima lobby delle armi che continua a influenzare fortemente il potere legislativo, fino a bloccarlo. Del resto, i difensori dell’uso indiscriminato delle armi fanno appello al tristemente noto secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, del 1791: «Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto» (questa è una delle formulazioni riconosciute come valide). Si tratta di una norma da rivedere, non fosse altro che per l’anacronistico riferimento alle “milizie”, ma ciò non è facile, soprattutto con una Corte Suprema che la difende a spada tratta (si veda la sentenza del 2008). E potrebbe entrare in gioco anche l’abitudine alle armi, intese come mezzo fondamentale di difesa personale, componente non irrilevante della mentalità yankee.
Dunque, dobbiamo abituarci alla tragica serie di eccidi causati negli Stati Uniti dal libero possesso (e commercio) delle armi? Probabilmente sì. I tanti conflitti armati nel mondo da soli evidentemente non bastano ai fabbricanti americani di cannoni. L’orrore può proseguire, Erode può dormire sonni tranquilli.
📆 Save the date
Si terrà giovedì, 2 giugno, alle ore 21.00 su IG la quarta diretta del gruppo di lettura 🕰 Proust ritrovato; nel corso della serata Maresa e Gerardo discuteranno la seconda parte de All’ombra delle fanciulle in fiore di Marcel Proust.
✍️ Qui sul blog
Qui sul blog vi abbiamo proposto:
- Citazione del giorno – 23 maggio 2022 dedicato alla necessità di rinnovare alla società e il modo in cui concepiamo il tempo
- citazione del giorno ~ 24 maggio 2022 che, firmata da Marcel Proust, riguarda il tema dell’amore
- Citazione del giorno – 25 maggio 2022 in cui Popper riflette sulla differenza tra Einstein e … un’ameba
- Citazione del giorno – 26 maggio 2022 dove Pasolini propone una sua visione della storia
- Citazione del giorno – 27 maggio 2022 dove Nafisi riflette sulla sua esperienza della guerra che investì l’Iran
- Citazione del giorno – 28 maggio 2022 tratta da Lucrezia Borgia di Maria Bellonci

📷 Su Instagram
Sul nostro canale Maresa ha pubblicato un post dedicato ad un’opera di Maria Bellonci che potete leggere cliccando la foto qui accanto.
📚 Curiosità dall’internet
Come sempre ecco alcuni articoli che hanno attirato la nostra attenzione:
- Al Salone del Libro di Torino ci sono stati 169mila visitatori, 21mila in più rispetto al 2019
- Le cose che si usano per promuovere i libri: Come vinili, stampe e scatole preziose: per le case editrici sono uno dei modi più efficaci per attirare l’attenzione su Instagram e TikTok
- Cosa accomuna Gaber e Leopardi? E Battiato con Huxley? La risposta in “Lettere da sopra la pioggia”, il libro sugli intrecci tra musica e letteratura nella canzone italiana
- Il Salone del Libro di Torino è sempre bello, ma gli editori vedono nero: il mercato è in crisi e il costo della carta spaventa. La soluzione? “Più qualità, meno pubblicazioni”
- “Per comprendere la vita leggete Shakespeare”. Intervista a Nadia Fusini: La scrittrice vincitrice, insieme al filosofo Roberto Esposito, del Premio Cesare Musatti: “Nell’ascolto della vita interiore, la letteratura inglese ha altri maestri inarrivabili, come Virginia Woolf e James Joyce”
