
[…] l’idea di sposare una bambola o un’insensata mi ha sempre infastidito. Una bomboletta o una bella sciocchina vanno bene per la luna di miele, ma una volta raffreddata la passione, che orrore trovarmi sul petto una massa deforme di cera e legno, o tenere tra le braccia una stupida, e ricordare di averne fatto la mia consorte, anzi, il mio idolo! Sapere di dover passare il resto di una triste vita accanto ad una creature incapace di capire quel che dico, di stimare quel che penso o comprendere nel profondo quel che provo!
Charlotte Brönte, Il professore
