Pillola di saggistica: “Visti da vicino” di Viviano e Ziniti.

A trent’anni esatti dalle stragi del 92’ che videro il massacro dei due più grandi magistrati antimafia, Falcone e Borsellino, mi piace ricordarli con questo libro scritto da due giornalisti, Viviano e Ziniti, che hanno raccolto le testimonianze di chi ha vissuto al loro fianco professionalmente e non, consegnandoci un volto inedito dei due amici e colleghi. Gli autori, infatti, hanno incontrato colleghi, investigatori collaboratori ma anche amici veri di Falcone e Borsellino, che, fino a quel momento, non avevano mai raccontato nulla di quel rapporto così forte che hanno conservato nei loro cuori. Il libro è il loro racconto intimo, pregno di testimonianze inedite e aneddoti sia divertenti che struggenti. Dei due magistrati viene colto non solo l’aspetto diligente, rigoroso e pignolo della loro agire professionale, ma anche quello umano, privato. E, dunque, scopriamo Falcone collezionare papere e penne stilografiche, fare battute demenziali o tirare molliche a tavola e Borsellino, dalla profonda umanità, coltivare la sua passione per la bicicletta, per la pesca e per le passeggiate in barca. Ma c’è di più. Traspare un così forte rapporto di “fiducia” tra loro e alcuni pentiti che i due giudici si sono guadagnati la stima di alcuni dei più pericolosi criminali mafiosi del tempo.

Un libro da leggere, una lezione di fedeltà ai grandi valori di giustizia e onestà e un insegnamento di ciò che si definisce una grande amicizia.

Buona lettura (M.)

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