Donne che ballano, la biografia di Piero Angela e il ritorno dei Draghi

Una settimana di letture #46
Vittorio Panicara & Federica Breimaier

È vero, la Finlandia è lontana, altre latitudini, altra mentalità… Ma se si affronta il nodo del rapporto potere-donne, i problemi che emergono sono quelli di sempre. Ne sa qualcosa la premier finlandese Sanna Marin, al centro di critiche molto aspre in seguito alla diffusione di due clip nei social. La si vede ballare e cantare, un po’ brilla, insieme ad altri giovani (Sanna Marin ha 36 anni) in una festa privata; nel secondo filmato sarebbe in atteggiamenti un po’ troppo “amichevoli” con un suo partner di ballo. I finlandesi non hanno certo la fama di parrucconi, eppure si è scatenata una polemica che investe in pieno la figura della premier, accusata di leggerezza e di scarso rispetto per le istituzioni che rappresenta (durante il party era ufficialmente in carica). La leader dell’opposizione, Riikka Purra, ha chiesto che si sottoponga a un test antidroga. Lei, turbata e spiacente per le tante critiche ricevute, si è scusata: il party era del tutto privato e non ha assunto stupefacenti. Sanna Marin, prima ministra ed esponente del partito socialdemocratico al governo, è nota per il suo comportamento non convenzionale (recentemente la Bild l’ha ribattezzata «la premier più cool del mondo»), ma stavolta le discussioni sono state più accese del solito e sono rimbalzate in tutto il mondo. La domanda a questo punto è legittima: queste reazioni sarebbero state le stesse se la Finlandia avesse un premier e non una premier, per di più giovane?

In Italia la polemica politica che caratterizza la campagna elettorale si è concentrata sul favore che Giorgia Meloni, probabile vincitrice il 25 settembre, raccoglierebbe anche tra le femministe italiane. Gli articoli di Natalia Aspesi, dal Venerdì di Repubblica, in risposta a un documento di una ventina di associazioni di donne italiane che vorrebbero un fronte unito per tutte le donne (la coordinatrice era Marina Terragni), nonché di Michela Murgia e di Mirella Serri, sono concordi nel dire che la candidata premier ragiona al maschile, è maschilista e non può rappresentare tutte le donne. Le reazioni di Marina Terragni e soprattutto dei soliti Sallusti, Porro e compagnia varia non si è fatta attendere ed è stata alquanto vivace (Natalia Aspesi sarebbe, parlando elegantemente e parafrasando un vecchio brano di Vecchioni, una «stronza»). In realtà, bisognerebbe parlare di politica, come ha capito Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia-Romagna, che in una trasmissione televisiva ha dichiarato: «Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non difende i diritti delle altre donne, a partire da quelli del proprio corpo». Ha aggiunto che accetterebbe volentieri un confronto televisivo in diretta con la numero uno di Fratelli d’Italia per discutere di questi temi. Ma c’è da pensare che un duello simile non avrà mai luogo…

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Questa settimana vi abbiamo proposto l’incipit di tre libri:

Accanto a questi post, sono comparse la Poesia del giorno – 15 agosto 2022 di Nazim Hikmet e due citazioni:

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Nelle storie vi ho parlato dell’imminente arrivo (domenica prossima in America) di House of the dragon, serie TV tratta dal romanzo prequel di Martin Fuoco e sangue, riproponendovi i seguenti articoli:

A quest’opera abbiamo anche dedicato un post che potete leggere cliccando sulla foto qui accanto.

Inoltre martedì scorso abbiamo pubblicato un post in ricordo di Piero Angelo, lo puoi leggere cliccando qui

📚 Curiosità dall’internet

Come sempre ecco una lista di articoli che questa settimana hanno attirato la nostra attenzione:

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