Una settimana di letture #49
Federica Breimaier
Che strana settimana è stata questa; pensavamo di essercela lasciata alle spalle, quando all’improvviso la Storia ha fatto irruzione nelle nostre vite, annunciandoci la scomparsa della sovrana più longeva del Regno Unito. Non posso esser certo io, qui, a tirare le somme dell’operato della Regina Elisabetta; tuttavia, non ho potuto far a meno di notare come, a pochi giorni dalla sua morte, l’opinione intorno alla sua figura si sia subito polarizzata: da un lato chi la osanna quale romantica raffigurazione del potere monarchico per eccellenza, dall’altro chi guarda con sdegno alla celebrazione di una regina simbolo del colonialismo e della schiavitù. Beh, ma allora è vero che la realtà sta nel mezzo? No. Direi piuttosto che la realtà sta nella storicizzazione, e nel guardare entrambe le facce della medaglia, senza nascondere nulla sotto il tappeto, riconoscendo il valore iconico di una sovrana che ha saputo unire il proprio regno, senza per questo dimenticare gli errori commessi (che si tratti di colonialismo, della tragica fine di Diana o, ancora, delle accuse di razzismo rivolte alla corona da Meghan Markle). A questo proposito, vi consiglio di dare un’occhiata a La complessa eredità storica di Elisabetta II , un articolo del Il Post dedicato al rapporto della regina con il Commonwealth e alla gestione dei rapporti familiari.
Ma passiamo ora alle novità dedicate ai libri. Domenica scorsa si è tenuta la settima diretta del nostro gruppo di lettura Proust ritrovato dedicata alla prima metà del quarto volume della Ricerca: Sodoma e Gomorra. La potete rivedere cliccando sull’immagine qui a fianco.
Martedì è invece uscito Michail Gorbačëv: l’ultimo visionario del ventesimo secolo, la prima parte di un articolo in cui Gerardo ripercorre la politica dell’ultimo segretario del partito comunista sovietico, evidenziando luci e ombre della sua figura. La seconda e ultima parte uscirà il prossimo martedì.
Infine, venerdì scorso, è apparso qui sul blog Moriva oggi nel 1898 Stéphane Mallarmé, il poeta maledetto della parola pura, che ha toccato le tappe fondamentali della vita e le peculiarità dello stile poetico dell’autore francese.
Questi sono i tre approfondimenti proposti, ma vediamo anche le altre novità.
✍️ QUI SUL BLOG
Nel corso della settimana, accanto agli articoli menzionati nell’introduzione, abbiamo pubblicato:
- La Citazione del giorno – 5 settembre 2022, ovvero la conclusione della prima parte di Sodoma e Gomorra
- L’Incipit del giorno – 7 settembre 2022 tratto da un’opera di Salman Rushdie, autore britannico, vittima del recente attentato di cui abbiamo parlato in Ci ha lasciato Piero Angela, l’attentato di Samal Rushdie, e altre storie librose di questa grigia settimana
- La Frase del giorno – 8 settembre 2022 estratta da La trilogia dei colori di M. Fermine
- La Citazione del giorno – 10 settembre 2022 di Franz Kafka, autore cui era dedicato il primo incontro in cui partecipai al Caffè letterario qui a Zurigo, e di cui vi avevo offerto un resoconto in “La metamorfosi” di Kafka al Caffè Letterario di Zurigo!
📷 SU INSTAGRAM
Per la rubrica Vi leggo una poesia Maresa ha pubblicato un reel con la lettura di „Lungomare“ di Eugenio Montale, che potete riascoltare cliccando qui. Inoltre è uscito un post dedicato a Anna Grigor’evna Dostoevskaja, che potete leggere cliccando sulla foto qui accanto.
📚 Curiosità dall’internet
Come sempre ecco una lista di articoli che questa settimana hanno attirato la nostra attenzione:
- Festivaletteratura di Mantova, gli autori tornano a incontrare il pubblico. L’organizzazione: “Coinvolgiamo la città con esercizi visionari”
- Eros e libido, da Traviata a Rigoletto: ma quanto è hot la lirica. Così l’opera è passata dallo scandalo per un piede alla sua rivoluzione sessuale
- Marx per quello che era, non per quello che il Novecento ha voluto che fosse: Arriva la biografia, edita da Hoepli, di Gareth Stedman Jones. Un ritratto fedele, tra grandezza e illusione
- “Per generazioni non conosceremo così tanta maestà”. Tutti i poeti della Regina: Eletto “Poet Laureate” il 9 maggio del 1930 da re Giorgio V, fu John Masefield, nel 1952, a scrivere l’inno per l’incoronazione di Elisabetta II, A Prayer for a beginning reign. Benché il regno di Masefield come poeta laureato sia tra i più longevi della storia – l’incarico durò 37 anni, fino alla morte, nel […]
- Una al posto di tutte non è libertà: è patriarcato



