Buone feste da tutto il team!

Una settimana di letture #64
Federica Breimaier, Gerardo Passannante, Maresa Schembri, Vittorio Panicara

È Natale: un momento di raccoglimento emotivo e familiare, in cui lasciar da parte gli obblighi e gli impegni per dedicarsi agli affetti vicini e lontani. Così questa rassegna settimanale si prende una pausa, per tornare a raccontarvi di ciò che facciamo e di di quanto sta accadendo nel mondo a partire dall’8 gennaio 2023.

Prima di lasciarci, però, ogni membro del team di Giornate di lettura vi fa i più cari auguri di buone feste, ognuno a modo suo:

Ho sempre pensato a questo blog come ad un luogo in cui condividere con voi non solo le mie letture, e le opinioni su di esse, ma in cui portare avanti anche alcune istanze di progresso che reputo imprescindibili. C’è chi milita in strada, chi apre o collabora ad associazioni, ma c’è anche chi come me persevera nella convinzione che la scrittura, e di conseguenza la lettura, siano strumenti potenti per spiegare, attraverso la saggistica, e raccontare, attraverso la narrativa, la complessità della natura umana. Anche quest’anno ci avete seguitə e io ve ne ringrazio di cuore, perché senza di voi tutto il nostro impegno, i nostri articoli, le nostre recensioni, cadrebbero nel vuoto. E nel farlo vi faccio i miei più cari auguri per un Natale sereno e un felice Anno Nuovo!

Federica


Avvicinandoci alla fine di un anno per noi interamente proustiano, mi viene naturale salutarvi, oltre le solite formule, con una considerazione estratta dal Tempo ritrovato (di cui ci occuperemo prossimamente). 

“Ogni lettore, quando legge, è il lettore di sé stesso. L’opera non è che una specie di strumento ottico che lo scrittore offre al lettore per consentirgli di discernere ciò che, senza quel libro, forse non avrebbe scorto in sé”. 

È questa secondo me una verità che può fungere da parola d’ordine per orientarci nel misterioso reticolato che porta il lettore a stringere un patto con l’autore, e forse svela l’inconsapevole alchimia che ci trascina verso quelle opere in cui cogliamo risonanze con la nostra sensibilità e le nostre inclinazioni. 
Pertanto, che il prossimo Anno sia pieno di letture di “voi stessi”!”

Gerardo


Ci avviamo alla fine di questo 2022 che ci ha visti impegnati nel portare avanti le nostre attività letterarie con dedizione e passione. Il nostro proposito, però, è quello di continuare ad arricchire questo nostro spazio culturale con idee nuove e possibilmente stimolanti. Cammineremo sempre lungo il sentiero dei libri ai quali è dedicata una buona parte della nostra vita e saremo lieti di farlo con chi avrà voglia di accompagnarci. Ma il mio augurio non consiste nel leggere di più, bensì nel fare delle nostre letture un mezzo atto a prendere maggiore consapevolezza di noi stessi, degli altri e delle nostre vite

Maresa


Un anno come questo, che finalmente volge al termine, ci ha fatto capire quanto la lettura di testi letterari possa essere un’indispensabile consolazione. A questo scopo, la rilettura integrale di «Alla ricerca del tempo perduto» è stata perfetta: solo Proust sa farci riflettere con disillusione sull’amore per la vita, ma facendocelo sentire mediante un’opera letteraria che in fondo è una sfida alla morte. Un’ulteriore riflessione sul valore e la funzione della letteratura, e soprattutto sul mistero della lettura, la devo agli altri grandi autori “rivisitati” quest’anno, come Fernando Pessoa, Grazia Deledda, Mario Luzi, Carlo Emilio Gadda e Gabriel Garcia Márquez. Memorabile, per chiudere, il messaggio di Azar Nafisi, la scrittrice iraniana che vede nell’arte una via di fuga verso la libertà: la vera letteratura non copia il reale, ma è epifania della verità.

Vittorio

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