Agatha Christie: una spregiudicata osservatrice della natura umana. La vita, i temi, i protagonisti.

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È una delle più note scrittrici di romanzi gialli al mondo; dei suoi libri sono state vendute più di un miliardo di copie in inglese e altrettante nelle 45 lingue in cui è stata tradotta; è autrice di ben 79 romanzi, numerose raccolte di racconti, 12 opere per il teatro, 6 romanzi rosa e un’autobiografia. Stiamo parlando di Agatha Christie, nata il 15 settembre 1890 e morta, 47 anni fa, il 12 gennaio 1976. Ma chi era davvero Christie? E cosa ha reso tanto celebri i suoi scritti?

LA VITA – Basta guardare alla vita di questa autrice, per ricavarne il profilo di una donna pragmatica, indipendente, curiosa e creativa, che inizia a scrivere racconti e poesie quando è ancora una bambina. Trascorre la prima parte della sua giovinezza a Parigi, dove sposa nel 1914 l’aviatore Archie Christie, da cui divorzierà nel 1928, decidendo però di mantenerne il cognome per ragioni commerciali. Dopo numerose delusioni nel mondo della musica operistica, ritorna in Inghilterra, decisa a dedicarsi interamente alla scrittura. È qui che vede la luce il primo romanzo giallo, Poirot a Styles Court, nato dal suo lavoro in qualità di assistente del dispensiere di un ospedale, a stretto contatto con il mondo dei veleni e degli antidoti. Nel ’26 dà alle stampe L’assassinio di Roger Ackroyd, primo vero successo, al quale però segue un periodo di turbamento, causato dalla morte della madre e dal divorzio dal marito. Sarà un viaggio in treno per Bagdad a condurla verso un’inarrestabile rinascita: è qui infatti che arriva l’idea per Assassinio sull’Orient Express, uno dei lavori più riusciti; è in questa occasione che conosce l’archeologo Max Mallowan, al quale si unisce nel 1930. Con lui, Christie girerà il mondo prendendo attivamente parte alle sue spedizioni per lo più in Medio Oriente.

I TEMI – Scrittrice quanto mai prolifica, Christie pubblicherà le opere più importanti negli anni ’30. In esse, ha saputo ribaltare e perfezionare il retaggio della tradizione poliziesca, conferendole la dignità letteraria che spetta ai classici. L’ha fatto epurandola da intrighi inverosimili e antefatti complicati, mescolando, in uno stile gradevole e fresco, le diverse diramazioni del genere, e offrendo un’inedita varietà di personaggi, scenari, armi e moventi. Lo scavo nell’animo umano, l’analisi di ciò che lo muove, è quanto di più contraddistingue ognuno dei suoi libri, davanti ai quali il lettore è chiamato a concentrarsi sul comportamento degli indiziati e sulle loro risposte emotive, oltre che verbali. A contare non sono, in altre parole, le azioni o le prove scientifiche, ma la psicologia, non solo del carnefice, ma soprattutto (una presa di posizione, questa, che ricorre spesso nel corso delle indagini) della vittima di delitti mai sadici o truculenti, descritti con rapidità e discrezione. Va detto che la prospettiva con cui Christie guarda all’animale uomo non è delle più ottimistiche: ogni individuo è un miscuglio di sentimenti contrastanti, tra i quali spicca la pulsione al male, sapientemente nascosta dalla maschera di un luminoso atleta o di una simpatica vedova. Una visione, la sua, non solo anticonformista, ma spregiudicata, priva di eroi ed eroine, e perciò più vicina alla realtà dell’animo umano. È per comprenderla e scoprire la verità dei fatti che si rende necessaria un’osservazione diffidente e vigile, magistralmente messa in atto dai due protagonisti assoluti: Hercule Poirot e Miss Marple.  

I PROTAGONISTI – Il primo, un detective belga impomatato, egocentrico, vanitosissimo e metodico, fa la sua comparsa nel 1921 in Poirot a Style Court. Come accennato più sopra, lo caratterizza una posizione di assoluto scetticismo, grazie alla quale è in grado, attraverso diversi colloqui con i sospettati, di smascherare chi sia stato a commettere il crimine, mettendo a nudo le loro più genuine pulsioni in ben 33 romanzi e 65 racconti. A fargli da contraltare è Miss Marple, donna acuta, seppur spesso sottovalutata per la sua apparenza innocua, più anziana di Poirot. Appare per la prima volta soltanto nel ’30 in Morte nel villaggio, per diventare poi la protagonista di ben 20 opere successive ed altrettanti racconti. Ad accomunarli è un impareggiabile spirito di osservazione, grazie al quale riescono a scovare i colpevoli, destreggiandosi in trame sapientemente costruite. I libri di Christie sono dei perfetti giochi a incastro, disseminati di indizi (dettagli apparentemente insignificanti), che messi in rapporto tra loro in modo coerente, permettono al lettore, e ai protagonisti di arrivare alla verità. Questi ultimi rimarranno una presenza costante nella produzione letteraria di Christie, che li condurrà alla morte nei suoi due ultimi romanzi Sipario: l’ultima avventura e Addio, Miss Marple, poco prima di spegnersi lei stessa, all’età di 85 anni.  

Se volete, potete rileggere le recensioni di tre opere di Christie:

Se invece volete scoprire tutto su Agatha Christie, vi consiglio il sito agathachristie.com dove potete trovare tanti gruppi di lettura, recensioni, e un elenco di tutte le sue opere in ordine di pubblicazione.

Un commento

  1. […] In occasione dell’anniversario della sua morte, avvenuta il 12 gennaio di 47 anni fa, ho voluto ricordare una delle più fertili scrittrici di romanzi gialli (e non solo): Agatha Christie. A lei ho dedicato l’ultima uscita della nostra rubrica I profili: Agatha Christie: una spregiudicata osservatrice della natura umana. La vita, i temi, i protagonisti. […]

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