Pillola di saggistica: “Metafisica dell’amore sessuale” di Schopenhauer

In Metafisica dell’amore sessuale Schopenhauer dà una sua personale visione dell’amore, concetto che in tutta la sua filosofia si vedrà come puro atto, e non come sentimento. Infatti l’assunto che sta alla base del suo pensiero è la consapevolezza della sottomissione dell’essere umano alla natura e al sacro principio di conservazione della specie. Nell’idea che ne consegue, l’uomo è visto alla pari di ogni altro essere vivente.

Per Schopenhauer, gli individui sono strumenti a servizio della natura: vivono per morire, ma la morte è correlata alla nascita, quindi il ciclo dura in eterno.

Per assicurare questo continuo ricambio sulla scena del mondo, la natura inganna i suoi figli e li induce a cedere alla passione amorosa che ha come unico scopo la procreazione. L’istinto sessuale è comune a ogni essere vivente, l’uomo ha voluto spiritualizzarlo e chiamarlo “amore”, ma lo scopo a livello metafisico è identico, ossia perpetuare la specie. Ogni creatura porta a compimento questo fine in modo diverso, cambiando solo la forma ma non la sostanza.

Tutti gli esseri viventi sono aspetti diversi di un’unica esistenza universale; l’unica differenza si riscontra solo nel grado di oggettivazione della volontà che, riaffermandosi, spinge una persona verso una persona dell’altro sesso per formarne una terza.

Nell’Appendice che segue la Metafisica dell’amore sessuale, il filosofo affronta anche il problema della pederastia, un istinto deviato che la natura esercita negli individui non adatti alla riproduzione, i quali potrebbero generare solo figli difettosi e scadenti, rovinando così il tipo della specie.

Ma Schopenhauer non è un moralista. È un filosofo che è capace di conciliare il suo inesorabile modo di vedere, quello disilluso del pensatore, con la schietta insensatezza del mondo.


Vuoi ricevere una notifica quando pubblichiamo una recensione, una pillola o un articolo? Puoi lasciarci la tua mail e abbonarti alla newsletter, è gratis!

Un commento

  1. […] Conosciamo Schopenhauer soprattutto per il suo ben noto Il mondo come volontà e rappresentazione, ma giovedì Maresa, all’interno della nostra rubrica Pillole di saggistica, vi ha parlato di un’opera meno conosciuta di questo filosofo: Metafisica dell’amore sessuale. Qui si ritrovano del resto le fondamenta del sistema filosofico di Schopenhauer, alla cui base permane «la consapevolezza della sottomissione dell’essere umano alla natura e al sacro principio di conservazione della specie». Curiosə? Trovate il resto dell’articolo qui: Pillola di saggistica: “Metafisica dell’amore sessuale” di Schopenhauer […]

    "Mi piace"

Lascia un commento