Galileo a Zurigo, e le altre storie di questa settimana

Una settimana di letture #82
Vittorio Panicara & Federica Breimaier

Galileo Galilei non è mai uscito dal nostro orizzonte culturale. Una presenza silenziosa, all’insegna di quella laicità che gli costò il processo da parte del Sant’Uffizio. Ma anche un’eredità universale e una peculiarità persino per l’odierna ricerca per l’intelligenza artificiale. A quattro secoli di distanza, le parole del Saggiatore ci accompagnano e ci guidano discrete: l’universo, scritto in lingua matematica, si squaderna davanti a noi per essere letto, lontano da quell’oscuro labirinto che sarebbe se non avessimo adottato il metodo sperimentale, o individuato i domini della conoscenza grazie alle qualità primarie e secondarie. Era un’istanza nuova, di natura quantitativa, che spiegava le differenze qualitative presenti in natura categorizzandole secondo parametri misurabili.
Nel corso degli anni abbiamo raccolto sensate esperienze, formulato e verificato sperimentalmente ipotesi feconde e innovative nei campi più disparati. In linguistica il metodo sperimentale, da Chomsky in poi, è stato inteso in vari modi, per esempio in fonetica riguardo all’evoluzione diretta dall’indoeuropeo al germanico comune (con le leggi di Grimm e di Verner), ma il settore che oggi maggiormente pare beneficiare della metodologia galileiana è quello delle certe dimostrazioni dell’intelligenza artificiale. Si va dall’analisi dei materiali impiegati nelle opere d’arte, studiate ed eventualmente restaurate grazie a questi processi, alle applicazioni nell’ambito della fisica delle particelle e nell’epidemiologia, senza dimenticare le nuove tecniche diagnostiche in medicina.
Dai dialoghi sui massimi sistemi, insomma, ai metodi di machine learning il passo è stato breve, nonostante le apparenze.
Sono stati questi, in estrema sintesi, i contenuti del convegno «L’eredità di Galileo», svoltosi il 24 maggio all’università di Zurigo, con il sostegno del Consolato Generale d’Italia e l’organizzazione da parte dell’Istituto Italiano di Cultura e della cattedra di Italianistica. Sono intervenuti nell’ordine
Massimo Bucciantini, dell’Università di Siena; Michele Loporcaro, dell’università di Zurigo; Anna Mazzinghi, LABEC (Laboratorio di tecniche nucleari per l’Ambiente e i Beni Culturali) e Università di Firenze; Nicola Serra, dell’università di Zurigo; Luigi Marchese, ETH Zurigo.

Ma ora torniamo ai contenuti del blog (e non solo) usciti questa settimana…

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✍️ SUL BLOG

Martedì è uscita la nona puntata della rubrica curata da Gerardo Briciole di filosofia. Protagonista è stato questa settimana MISONE, filosofo nato probabilmente a Creta e vissuto nel VI sec. a.C. Volete sapere qualcosa di più su questo autore dell’antichità? Potete leggere qui l’articolo: Briciole di filosofia | #9 MISONE

Per la serie Gli estratti abbiamo invece pubblicato:

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