Ho attualmente in lettura questo saggio di Guido Tonelli, fisico del CERN di Ginevra e professore all’Università di Pisa, per altro autore di Genesis e Tempo, entrambi editi da Feltrinelli. Vi lascio l’incipit di Materia, che rispetto alle prime ha avuto purtroppo meno clamore mediatico, ma conferma invece la capacità di divulgare una materia complessa, com’è la fisica delle particelle, con una prosa fluida, mantenendo ogni considerazione tecnica ben ancorata alla vita di tutti i giorni (il prologo è un colpo al cuore).

Ormai le salite erano finite. Restava solo il tratto in discesa che portava da Moncigoli al paese. Non vedeva l’ora di arrivare per dare a tutti la grande notizia. Ce l’avevano fatta, lui e Attilio, suo cognato, il miglior meccanico della città.
Avevano trovato casa e preso accordi per l’affitto. L’appartamento era in centro, a La Spezia, in un palazzo d’angolo, fra corso Cavour e via di Monale. La casa era bella, e spaziosa abbastanza da ospitare le due famiglie: nove persone in tutto, più un bebè in arrivo, dato che Anita, la moglie, era incinta. Ci si doveva arrangiare a dormire nelle tre camere, perché la sala serviva per la sartoria. Con la fine della guerra si riprendeva a lavorare e magari, se le cose fossero andate bene, si sarebbe dovuto assumere presto un paio di sartine.

Materia. La magnifica illusione, di Guido Tonelli