Il filosofo dell’aria: Anassimene

Briciola di filosofia #15

Trovate le puntate precedenti, sulla pagina dedicata a questa rubrica: Briciole di filosofia


ANASSIMENE (VI sec. a. C.)

Anche del terzo rappresentante della scuola di Mileto ci restano solo pochi frammenti dello scritto dal titolo consueto Sulla natura, in cui Anassimene, pur continuando la ricerca in senso naturalistico, si stacca dai suoi grandi predecessori e maestri Talete e Anassimandro.

Anche lui fu impegnato nell’individuazione del principio originario, secondo una direttiva naturalistica, e tale da accogliere talune istanze dell’apeiron di Anassimandro, ma al tempo stesso senza tradire lo spirito della scuola. Sicché, considerando senz’altro la sua disponibilità a mutarsi in altri elementi, e il fatto che non ha bisogno di altro per sorreggersi ed espandersi, quel principio identificò nell’aria, o soffio vitale (pneuma), ritenendolo infinito e illimitato come l’apeiron, ma mantenendo al tempo stesso qualcosa di più concreto e razionale:

L’aria è vicina all’incorporeo, nel senso che non ha forma e limiti come i corpi, ed è invisibile; e poiché noi nasciamo per il suo flusso, è necessario che essa sia infinita e ricca per non venir mai meno.

L’aria, per sua natura mobilissima, è dunque come una nebbia o un vapore più o meno sottile, che non differisce molto per grado e indeterminatezza dall’apeiron, ma più di esso si presta alle trasformazioni necessarie alla nascita delle diverse cose. In questo modo Anassimene non intendeva ritornare a un semplice elemento, come l’acqua di Talete, quanto piuttosto perfezionare la dottrina di Anassimandro che postulava nel divenire un processo di differenziazione. Si trattava dunque di un elemento naturale che però tenesse conto anche dei caratteri dell’infinito e dell’illimitato; e che per la sua mutabilità poteva dare origine a tutte le cose con processi fisici e non mitici. Poiché esso, presente nell’uomo come soffio vitale, per analogia svolge la stessa funzione all’interno di quell’immenso animale vivente che è l’universo:

Proprio come il principio che ci dà vita e ci governa è l’aria, così il suo soffio abbraccia il cosmo intero.

Col che Anassimene stabilisce un fecondo parallelismo tra l’uomo e il mondo, tra microcosmo e macrocosmo, che avrà lunga fortuna nel corso dei secoli…

Quanto alle singole realtà, esse derivano meccanicamente dal movimento dall’aria. Così, gli elementi fondamentali in natura non sono che il risultato del suo doppio processo di condensazione e rarefazione. Rarefacendosi, l’aria diventa fuoco e vento; mentre terra e acqua sono il risultato della sua condensazione. Di conseguenza, se il freddo non è che materia che si contrae, mentre il caldo è materia dilatata, essi non sono qualità autonome ma effetti secondari del movimento. E in questo modo, attribuendo al dinamismo e al vitalismo il passaggio da una sostanza all’altra, Anassimene compie un passo importante verso una concezione meccanicistica, introducendo quella causa dinamica che era sfuggita a Talete, e che Anassimandro aveva rinviato alle concezioni orfiche.

Dalla concezione dell’aria deriva ancora una nuova astronomia. Così per Anassimene è il movimento vorticoso dell’aria a spiegare la diversa distribuzione dei corpi celesti. La terra, come il risultato della condensazione, è vista come una superficie piatta sospesa nell’aria, attorno a cui ruotano gli astri, che sono invece il risultato della rarefazione, e sono trascinati dall’aria in maniera tale che le parti più rarefatte si dispongono verso la periferia, costituendo la volta del cielo, in cui sono incastonate le stelle fisse, più lontane dalla terra.


 

Un commento

  1. […] Martedì è uscita la 15a puntata della rubrica bisettimanale Briciole di filosofia, curata da Gerardo Passannante. Protagonista di questa uscita è stato un altro filosofo della scuola di Mileto (la 14a puntata era stata già dedicata ad Anassimandro), ovvero Anassimene. Se volete sapere qualcosa di più della vita ma soprattutto del pensiero di questo pensatore potete recuperare qui l’articolo: Il filosofo dell’aria: Anassimene […]

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