Poesia del giorno – 11 ottobre 2023

RICORDANZE

Un tempo, a questo sol di primavera,
l’orticello giulivo mi accogliea,
solatio per la florida costiera.
Dolce qual sogno il fresco ciel parea;
la madre, affaccendata per le scale,
un lieto canto al suo figliuol sciogliea.
Ahi, dura forza de l’invitto male!
Un dì non cantò più, non parlò più….
La voce non errò più per le sale,
non scese a me da le finestre, giù
per il bel colle, ove il soave viso
più dolce della primavera fu.
Or riedo al mio lontano paradiso;
il lauro è verde, il rosmarino odora,
ma ci manca, o dolcezza, il tuo sorriso.
Che val se il pesco nel giardin s’infiora?
Io guardo intorno, e il viso tuo non vedo;
nè la tua voce qui risuona ancora.
Scendi meco ne l’orto: io ti precedo
Mi dirai cose limpide e leggiadre….
Ecco, torno fanciullo: e ancor ti siedo
su le ginocchia, come un tempo, o madre.

Giuseppe Lipparini, Nuove poesie.

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