
Dato il divario sempre più profondo tra potere e politica — ossia tra la capacità di fare e la possibilità di decidere quali cose fare, che era prerogativa dello Stato territoriale sovrano —, l’idea originaria di ricercare la felicità umana attraverso la progettazione e la costruzione di una società più accogliente verso i bisogni, i sogni e le aspirazioni degli uomini diventava sempre più nebulosa, in mancanza di un attore ritenuto all’altezza di una impresa tanto grandiosa e di una sfida tanto complessa.
Zygmunt Bauman, Retrotopia, Laterza Bari-Roma 2017.
