Fallaci: ultimi pensieri prima di lasciare il Vietnam

Unknown

18 dicembre. Domani io e Moroldo lasciamo il Vietnam. Ho addosso una gran malinconia, quasi un senso di colpa. Mi sembra, non so, di fuggire anzi disertare: neanche fosse colpevole rientrare in un mondo dove si piange per un morto solo e non si sentono sparare i cannoni. Siamo i soli ad an-darcene, e improvvisamente capisco coloro che sono qui da mesi, da anni, si giocano ogni giorno la vita, e non voglion partire. Tutt’al più vanno a Bangkok, a Hong Kong, riposano un fine settimana e poi tornano: risucchiati da una calamita che non sempre è il contratto col proprio giornale, o un interesse letterario, o un amore. V’è un’attrazione magica nella tragedia, nel rischio, nella sfida alla morte. E neppure i suoi aspetti più macabri riescono ad annullare il fascino che essa esercita su te.

Oriana Fallaci, Niente e così sia

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