Le donne non sono animi tranquilli: Charlotte Brontë tra rivolta e repressione

È inutile dire che gli esseri umani dovrebbero accontentarsi della tranquillità: devono avere azione; e la creano se non la trovano. Milioni di persone sono condannate a un destino più immobile del mio, e milioni sono in rivolta silenziosa contro il loro destino. Nessuno sa quante rivolte oltre a quelle politiche fermentano nelle vite che la gente seppellisce. In genere si ritiene che le donne siano molto tranquille; ma loro provano gli stessi sentimenti degli uomini, le loro facoltà hanno bisogno di esercizio, i loro sforzi di un campo d’azione, tanto quanto i loro fratelli. Le donne soffrono dell’eccessiva repressione e immobilità, proprio come ne soffrirebbero gli uomini; e hanno corte vedute i loro privilegiati compagni quando dicono che dovrebbero limitarsi a preparare pudding e fare la calza, suonare il pianoforte e ricamare borsette. È da ottusi condannarle o deriderle, se cercano di andare oltre o imparare di più di quanto l’usanza abbia decretato necessario per il loro sesso.

Charlotte Brontë, Jane Eyre.

 

 

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