Una miriade di donne prigioniere

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ALLA FINE ho davvero scoperto qualcosa.
A forza di guardarla tanto di notte, quando cambia assai, alla fine ho capito.
Il disegno anteriore si muove sul serio, e non c’è da stupirsi! È la donna dietro che lo scuote!
A volte penso che lì dietro ci siano una miriade di donne, altre che ce ne sia solo una sola, e che avanzi in fretta, e che il suo avanzare scuota tutto.
Quindi, nei punti ben illuminati rimane immobile e in quelli immersi nella penombra afferra le sbarre e le scuote forte.
E cerca di continuo di oltrepassarle. Ma nessuno può oltrepassare quel disegno… è oltremodo soffocante; penso sia il motivo di tutte quelle teste.

Charlotte Perkins Gilman, La carta da parati gialla, contenuta in Il Glicine Rampicante

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