
Il terremoto è un sibilo che nasce dal mare, s’incunea nella notte. Gonfia, cresce, si trasforma in un rombo che lacera il silenzio.
Nelle case, la gente dorme. Alcuni si svegliano con il tintinnio delle stoviglie; altri quando le porte iniziano a sbattere. Tutti, però, sono in piedi quando le pareti tremano.
Muggiti, abbaiare di cani, preghiere, imprecazioni. Le montagne si scrollano di dosso roccia e fango, il mondo si capovolge.
La scossa arriva a contrada Pietraliscia, afferra le fondamenta di una casa, le scuote con violenza.
Ignazio apre gli occhi, strappato al sonno da quel tremore che squassa le pareti. Sopra di lui, un soffitto basso che sembra cadergli addosso.
Non è un sogno. È la peggiore delle realtà.
Auci, I leoni di Sicilia.
