Il metodo Poirot: pensare, non viaggiare

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Vi propongo un passaggio da Aiuto, Poirot, il romanzo che sto leggendo in questo periodo. È la seconda avventura di Hercule Poirot (dopo Poirot a Styles Court) firmata da Agatha Christie, in cui il celebre investigatore viene chiamato a indagare sulla misteriosa morte di un uomo facoltoso. Due giorni prima di essere ucciso, la vittima gli aveva inviato un telegramma per chiedere aiuto, temendo per la propria vita. Trovo che questo brano catturi perfettamente l’essenza del metodo di Poirot. Qui lo vediamo confrontarsi con Hastings, che ipotizza di seguire una pista fino a Santiago. Ma Poirot, fedele al suo approccio, ribadisce che la vera indagine non si svolge attraversando oceani e continenti, ma dentro la mente, attraverso la logica e la comprensione della psicologia umana.

«Quelle idée! Non penserete davvero che io vada a Santiago?»
«Be’, il signor Renauld nella lettera lo dice chiaramente.»
«Non conosce i metodi di Hercule Poirot. Io non mi agito mai, non attraverso oceani e continenti, non corro avanti e indietro. Il mio lavoro si svolge all’interno… qui….» e si toccò la fronte.
Come al solito, questa osservazione ebbe il potere di risvegliare le mie capacità dialettiche.
«È giusto, Poirot,» dissi «ma temo che disprezziate troppo certi metodi. Più di una volta le impronte digitali hanno portato alla cattura di un assassino.»
«E senza dubbio hanno anche condannato a morte più di un innocente» rispose Poirot asciutto.
«Ma non potete negare completamente l’importanza dello studio delle impronte digitali, delle orme dei piedi, della cenere di sigaretta… e tante altre cose che richiedono l’analisi minuta dei dettagli.»
«Certo, io non l’ho mai negato. Senza dubbio sono utili anche l’attento osservatore o l’esperto. Ma gli altri, gli Her-cule Poirot, sono al di sopra degli esperti. E per loro che gli esperti raccolgono dati e fatti; il lavoro dei Poirot, invece, è la metodologia del crimine, la deduzione logica, la sequenza degli avvenimenti e soprattutto l’aspetto psicologico del caso in esame […]».

Agatha Christie, Aiuto, Poirot!

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