L’ascetismo radicale come forma di dittatura

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L’ascetismo radicale è sempre e dovunque un’espressione di debolezza di carattere; l’indegna proposta di porre sorto tutela un popolo grande e ragionevole, cui tra l’altro son rimaste ormai ben poche gioie, dovrebbe urtare la sensibilità generale. Come si può escogitare una soluzione del genere? Certo, è una delle tante idee «dittatoriali» che sono nell’aria. Ma pur ammettendo che simili concezioni abbiano una loro giustificazione in ambito politico, quando le si trasporta sul piano personale e morale divengono insopportabili e infami. Vi interessa raccogliere opinioni? Eccovi servita la mia!

Thomas Mann, Resoconto parigino

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