Perché scrivere lettere?

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Le scimmie parleranno anche, Helen continuava a rimuginare dopo che Janet era andata via senza Rilke ma con una pila di romanzi di Fay Weldon; le scimmie parleranno con i gesti e i grugniti, lo dicono gli scienziati; ma lettere d’amore non ne scrivono. Nemmeno la nota della spesa, scrivono. Come sono umane le lettere d’amore, come nobilitano. Solo noi scriviamo lettere. Scosse la testa. Perché non telefoniamo e basta? Helen odiava scrivere lettere. Odiava scrivere qualsiasi cosa. Perché scrivere quando uno può leggere? Le sue lettere non potevano competere con quelle di Keats; e allora mettiamoci tutti a leggere le lettere di Keats. Se le arrivava una lettera da qualcuno che non era Keats, come un amico o un conoscente, naturalmente la leggeva. In questo era democratica. Ma aveva imparato presto che i suoi corrispondenti si aspettavano spesso qualcosa di più di una lettura: si aspettavano una risposta. Così Helen aveva portato alla perfezione il genere letterario della cartolina illustrata, scegliendole accuratamente dai rappresentanti che diverse volte all’anno le proponevano il loro assortimento e usando quello che amava considerare uno stile di elegante e sobria stringatezza.

Cathleen Schine, La lettera d’amore

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