
Venerdì 29 agosto si è svolto il terzo incontro del nostro gruppo di lettura online I Manniaci, dedicato all’approfondimento di quattro opere di Thomas Mann. Organizzata in occasione della chiusura della seconda tappa del nostro percorso, la serata è stata interamente dedicata alla discussione e al commento de I Buddenbrook.
Genesi del romanzo
L’incontro si è aperto con un approfondimento sulla genesi del romanzo e sulla sua storia editoriale, evidenziando la straordinaria precocità di Thomas Mann, che pubblicò I Buddenbrook nel 1901 a soli 25 anni, dopo un meticoloso lavoro di scrittura iniziato nel 1896. Tra i principali modelli letterari sono stati citati Zola, le saghe scandinave e Paul Bourget. È stata sottolineata anche l’influenza della tradizione realista ottocentesca, in particolare per quanto riguarda la costruzione dei personaggi, l’attenzione ai dettagli psicologici e il rapporto tra individuo e contesto sociale.
Inizialmente concepito come un progetto collaborativo con il fratello Heinrich, il romanzo fu poi sviluppato da Thomas Mann in solitaria a causa di divergenze creative e stilistiche che anticipavano il futuro rapporto conflittuale tra i due fratelli, entrambi scrittori di successo ma con visioni profondamente diverse della letteratura e della politica.
Il successo dell’opera
Per quanto riguarda le ragioni del successo dell’opera, è stato evidenziato come questo fosse dovuto, oltre alla curiosità contingente per i riferimenti alla società lubecchese, alla straordinaria profondità psicologica, alla precisa descrizione della società borghese tedesca e alla capacità di cogliere la crisi dei valori tradizionali del primo Novecento. Non a caso, quando Thomas Mann ricevette il Premio Nobel nel 1929, il riconoscimento faceva esplicito riferimento proprio a questa sua prima grande opera giovanile, pur avendo l’autore nel frattempo prodotto altri capolavori.
La trama del romanzo
Si è poi ripercorsa in maniera sintetica la trama del romanzo, che narra l’ascesa e il progressivo declino di una dinastia borghese di Lubecca lungo quattro generazioni (dal 1835 al 1877). La famiglia Buddenbrook, agiata, protestante e conservatrice, è inizialmente guidata da Johann senior, poi da Jean, e infine da Thomas, che tenta invano di salvare la ditta di famiglia quando incomincia ad essere pericolante. Ma il progressivo disfacimento materiale, spirituale e culturale culmina nel giovane Hanno, ultimo erede, fragile e sensibile, che incarna la definitiva rottura con i valori borghesi tradizionali.
Ampio spazio è stato dedicato all’analisi del contesto storico in cui si svolge il romanzo, a partire dalle prime idee rivoluzionarie borghesi che iniziano a mettere in discussione l’ordine aristocratico, proponendo nuovi valori come il lavoro, il merito e il progresso. Si passa poi attraverso Rivoluzione del 1848 e alle guerre che portano all’unificazione della Germania (quella austro-prussiana del 1866 e quella franco-prussiana del 1870-71) che benché siano solo accennate hanno un peso simbolico di rappresentare lo scontro tra vecchie e nuove forze, tra conservatorismo e modernità, nella cornice di Lubecca, la città anseatica e protestante dove si svolge la vicenda, descritta come un microcosmo dell’etica borghese mercantile, e la cui struttura oligarchica e commerciale fa da sfondo a una società fondata su apparenze, reputazione e rigide gerarchie sociali.
I personaggi
La parte centrale dell’incontro ha approfondito i principali personaggi, letti sia nella loro evoluzione individuale sia come rappresentazioni simboliche di un’epoca, a partire da Thomas (Tom), ultimo vero rappresentante della borghesia attiva, imprenditore razionale ma privo di slancio vitale, il cui progressivo svuotamento interiore simboleggia il logoramento della mentalità borghese. Ma anche Tony, figura emblematica dell’illusione borghese, che cerca invano di salvare il nome della famiglia attraverso matrimoni “convenienti”, rimanendo vittima delle stesse convenzioni che difende. Hanno, il giovane e debole artista che simboleggia il tramonto della razionalità borghese e l’irrompere del mondo dell’arte e dell’irrazionale. E poi altri membri della famiglia, come Johann senior e Jean (Johann jr), padri fondatori, che rappresentano l’epoca della solidità e della fede; Christian, l’irregolare anticipatore della figura dell’artista. E poi ancora una folla di personaggi secondari ma rivelatori della crisi di valori e della disgregazione, come Grünlich, Permaneder, Tiburtius, Gerda: ognuno dei quali contribuisce ad accentuare in modo diverso il fallimento della famiglia; e altre figure che riflettono le tensioni tra vecchi e nuovi valori, tra compassione, conformismo e intellettualismo, in particolare Morten, il giovane idealista di cui Tony si innamora invano, ma i cui ideali di libertà e giustizia sociale mai dimenticherà. Qui sotto trovate la registrazione della nostra serata!
Simboli della decadenza
Quindi la nostra chiacchierata si è concentrata su alcuni simboli ricorrenti del romanzo, come famiglia, il fulcro ideologico del romanzo, simbolo della continuità e della stabilità, ma anche luogo di ipocrisia e disgregazione. La casa, con la sua imponenza e poi il suo progressivo abbandono, è simbolo visivo della decadenza. La ditta rappresenta il mito borghese del lavoro e del successo economico, che si infrange sotto il peso delle nuove condizioni storiche e personali. Ma anche la rivalità tra i Buddenbrook e gli Hagenström, che simboleggiano la sostituzione dei vecchi valori con una nuova borghesia aggressiva, cinica, impersonale, che accentua il declino della famiglia, tra la degenerazione morale, culturale e fisica della stirpe che culmina nella morte di Hanno, e segnano il disfacimento sociale e il crollo dell’intero ordine sociale borghese ottocentesco, minacciato da forze nuove che non si riescono più a contenere, e dove anche la religione sembra spesso vacillare.
La parte finale ha affrontato il nodo centrale del romanzo: lo scontro tra la razionalità borghese e il mondo dell’arte e dell’irrazionale. Simboli e momenti della decadenza sono i corpi malati di Thomas e di Hanno, la musica, il linguaggio che si fa più interiore, e l’uso di visioni e fantasie oniriche, che rappresentano il venir meno delle certezze positiviste. Il crollo delle certezze è evidente nel momento in cui Thomas si confronta con la filosofia di Schopenhauer, che lo porta a dubitare dei valori del lavoro e della morale tradizionale. Ma a dare il colpo fatale è la fragilità fisica e la tendenza artistica di Hanno, a sottolineare che non c’è possibilità di intesa tra l’affarismo borghese e gli ideali gratuiti, e che l’arte costituisce un momento di disgregazione in un universo affaristico e teso al commercio e al profitto. Il rifugio di Hanno nella musica come unico spazio autentico per chi è inadatto alla vita pratica, sottolinea il conflitto tra arte e affari, e accentua quella dialettica tra ethos borghese e sensibilità artistica che percorre l’intero romanzo, prefigurando il tema centrale di molta letteratura novecentesca, e anticipano molte tematiche dello stesso Mann maturo: come il conflitto tra decenza borghese e irregolarità artistica, il rapporto con la musica, la malattia, la solitudine, ma anche l’insofferenza per il conformismo familiare. E tutto ciò è costantemente sottolineato dall’uso diffuso dei Leitmotiven, mediati dalla tecnica wagneriana, che anticipano e riprendono eventi, emozioni e simboli, conferendo all’opera una struttura quasi musicale, coerente con la centralità della musica come linguaggio profondo.
La serata si è chiusa con una riflessione collettiva sul valore universale del romanzo: I Buddenbrook non è solo il ritratto di una famiglia borghese in decadenza, ma è anche una lucida indagine sulla crisi della civiltà occidentale moderna, in bilico tra razionalità, arte e nichilismo. Un’opera monumentale che anticipa i temi del romanzo moderno e continua a offrire spunti di lettura attualissimi, tra individualismo, crisi d’identità e conflitto tra tradizione e cambiamento.
Ci vediamo a fine settembre / inizio ottobre per parlare di Tonio Kröger; se volete rimanere aggiornati sugli eventi del gruppo e sulle letture potete iscrivervi al nostro gruppo Telegram: https://t.me/+3gPCk6sOcA8xOThk

