
Io non sono un politico. Un politico deve porsi prima di tutto il problema del potere, il che vuol dire entrare nelle stanze che puzzano di merda senza battere ciglio. Deve farlo se vuole uscirne con qualcosa di utile per il paese. Ma molto spesso gli resta solo quel tanfo appiccicato addosso e basta. Finisce per farci l’abitudine e ciò che gli piace di più è proprio l’odore di quella merda. Non l’ho mai sopportato e, quando sono arrivato davanti a quelle stanze, mi sono sempre tirato indietro schifato. Il risultato è che la puzza è aumentata e pure il mio senso di colpa per essere rimasto a guardare senza provare a cambiare le cose.
– Non tocca a me – mi dicevo – non tocca a me.
Quando Putin ha invaso l’Ucraina la prima sensazione che ho provato è stato l’orrore. Poi è subentrata l’impotenza.
Michele Santoro, Non nel mio nome

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