Oggi parliamo di poesia contemporanea e, in modo particolare, della breve ma intensa raccolta di Francesco Casuscelli, „Sospensioni molecolari“, titolo da cui appare subito chiaro il riferimento alla chimica, nel cui settore l’autore è ricercatore. Pubblicato nel 2017, il canto poetico di Casuscelli è un invito a sintonizzarsi con l‘anima del mondo, quella sfrangiata dalle imposizioni del sistema sociale, economico e politico, per trovare la connessione con la vera essenza di noi stessi. L‘inno alla spiritualità si concretizza, nella pagina, nella capacità di tornare a meravigliarsi delle bellezze naturali, di indignarsi per il male a cui si oppone il grande potere salvifico dell‘amore. Il binomio cuore/ragione si esplica attraverso il valore della memoria in pagine di grande sensibilità, passpartout per un ritorno alla sostanza delle cose. Allora esercitiamola questa sensibilità, fosse anche solo per ammirare una viola o una nuvola!
Cosa sono, dunque, queste “sospensioni molecolari”? In termini chimici, la sospensione è una miscela di sostanze eterogenee costituite da un componente allo stato solido suddiviso e disperso in un liquido ma non sciolto in esso (ad es la sabbia nell’acqua marina). Forse, sul piano poetico, che poi viaggia parallelamente a quello scientifico, ci si potrebbe riferire a dispersioni di molecole animiche che sedimentano nel mare dell‘indifferenziato, nel caos dell‘esistenza, nell’attesa di venire scomposte, nel corso del tempo, sotto l’influsso non della forza di gravità, come accade nelle sospensioni in chimica, ma della forza dell‘amore. Così arriviamo all‘essenza! Ed essenziale è anche la lingua che, con grande naturalezza, si cimenta a rendere viva la “chimica” della vera bellezza, quella genuina, quella che non mente mai.
Buona lettura! (M.)