Nasceva il 18 febbraio 1931, a Lorain (Ohio), Toni Morrison, pseudonimo di Chloe Anthony Wofford. Prima donna di colore a ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1993, Morrison viene considerata dalla critica come uno dei massimi esponenti della letteratura afro-americana. Tema centrale dei suoi scritti è la perdita di identità culturale che affligge la sua comunità, in un periodo di metamorfosi sociali e politiche come sarà quello degli anni Ottanta.
Nel 1987 uscirà Amatissima, forse la migliore tra le sue opere, che le farà guadagnare il premio Pulitzer. La trama riprende le vicende di una schiava fuggiasca che decide di uccidere la figlia, piuttosto che ricadere insieme a lei nella condizione di schiavitù.
Tra le altre opere si ricordano L’occhio più azzurro, Canto di Salomone e L’isola delle illusioni. A lei la casa editrice Mondadori dedicherà nel 2018 uno dei suoi Meridiani.
A questa pioniera dei diritti civili è dedicata la citazione di oggi, tratta da Amatissima:
«I bianchi credevano che, qualunque fosse la loro educazione, sotto ogni pelle scura si nascondesse una giungla. Acque vorticose non navigabili, babbuini che si dondolavano gridando, serpenti addormentati, gengive rosse pronto a succhiare il loro sangue dolce di bianchi. […] Ma non era la giungla che i negri avevano portato con sé […] Era la giungla che bianchi avevano piantato loro dentro».
Di razzismo e di Toni Morrison avevamo parlato nelle prima diretta sul nostro canale Instagram che potete rivedere cliccando sul video qui affianco.


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