Cosa leggono gli Italiani? Un’intervista alla Mondadori di Molfetta

Molfetta è una città che ha saputo accogliermi con una gentilezza inattesa per chi, come me, viene dal nord. Ero una dottoranda alle prime armi quando, nel lontano dicembre 2018, scesi insieme al caro amico Giovanni Manzari per la mia prima inchiesta sul campo: la prima volta da linguista. Nei miei successivi soggiorni, ho conosciuto più da vicino la realtà cittadina, non solo da studiosa del dialetto, ma da appassionata di libri. Ed è propio in questa veste che una sera di fine novembre mi sono intrattenuta con Rosaria, una delle libraie della Mondadori di Molfetta, un rifugio d’oro per noi lettori, nel cuore pulsante della città. È qui che la nostra intervista si è presto trasformata in una chiacchierata sulle ultime novità editoriali, sul futuro dei giovani lettori e sulla concorrenza delle piattaforme digitali. 
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Quando ha aperto la Mondadori qui a Molfetta?

Dunque abbiamo aperto due anni fa, nel dicembre 2020, alla fine dell’anno della pandemia, ma io ho iniziato a lavorare qui un po’ dopo, nel marzo del 2021.

Quali generi trattate? Narrativa, saggistica…?

Di tutto! Il nostro scopo è stato fin da subito quello di accontentare una gamma di lettori il più diversificata possibile. 

Questo in termini di generi…

Non solo! Per noi è importante che tutte le fasce di età siano rappresentate, con un’offerta che includa sia i più piccoli (da 0 a 3 anni), che i ragazzi dai 10 ai 13 anni.

Ma i giovani leggono ancora? 

Sì, anche se le modalità con cui si approcciano alla lettura sono cambiate, e loro vanno incoraggiati con titoli che siano alla loro portata, che non li scoraggino. Molto popolari in tal senso sono i manga: un mondo a sé, che abbiamo deciso recentemente di includere tra i nostri scaffali, e che viene sempre più apprezzato anche dagli adulti, tra cui ci sono collezionisti e appassionati.

Ecco, qual è l’offerta per gli adulti? (domando, mentre Rosaria mi accompagna nella parte anteriore della libreria)

Dunque, all’entrata abbiamo i due settori più popolari: da un lato la narrativa moderno/contemporanea, e dall’altro i gialli e i thriller. Subito dopo, arrivano le sezioni dedicate alla storia e all’attualità; alla luce degli ultimi sviluppi, le due si compenetrano e, ahimè, a volte si confondono. È il caso della guerra in Ucraina, cui sono dedicate riviste di geopolitica, come Limes, saggi più tecnici che ampliano la prospettiva, o, ancora, opere interamente dedicate alla figura di Zelensky

Che mi dici invece della politica interna?

Anche qui si cercano nel passato le ragioni del presente: la pandemia, ma anche il rinnovato successo delle destre. A proposito di questo, è uscito da poco il nuovo libro di Aldo Cazzullo, Mussolini il capobanda, molto richiesto per capire la figura di Mussolini non solo dal punto di vista storico, ma anche umano.

Quindi avete un’offerta di saggistica aggiornata!

E non vale solo per i temi storico/politici! Nelle scienze umane ha ampio spazio la sezione dedicata alla puericultura, all’educazione dei ragazzi, sia questa pensata per gli insegnanti e per genitori. Accanto, poi, abbiamo titoli di psicologia, sia classica che contemporanea, sociologia, con autori come Zygmunt Bauman, e religione. 

Senti, ma, tornando alla narrativa, quali generi vanno di moda in questo periodo?

Il fantasy va tantissimo! Era partito come un settore per i giovani, ma ultimamente si sta espandendo e lo richiedono anche i lettori adulti. Sono storie che consentono alla mente di svagarsi, viaggiare in mondi diversi. Ecco, in generale, direi che il romanzo è ancora in cima, che sia romanzo d’amore, d’avventura o altro…

Insomma, il romanzo non è morto…

Al contrario! I clienti amano i romanzi!

Ecco, parliamo un po’ dei vostri clienti. Molfetta è una città turistica, soprattutto d’estate. Come variano le vendite in base alle stagioni?

Cambia il tipo di cliente. I turisti ci chiedono libri di autori locali, vogliono conoscere un po’ la storia e le tradizioni di Molfetta. Vedi, questo per esempio è Storie di donne diAngelina Cappelluti, Elisabetta Cozzoli, e Rosaria Scardigno, oppure Il diritto di scegliere di Marta Pisani.  

Quindi, dimmi se sbaglio, la richiesta è sempre diversa. Come fate ad accontentare tutti?

Le richieste cambiano sempre, è vero, ed è qui che il rapporto con il cliente è indispensabile: occorre ascoltarlo e capirne le esigenze, per offrire un servizio su misura.

Ma cosa può offrire in più una visita in libreria, rispetto all’acquisto online?

Proprio questo contatto diretto con il cliente! Si instaura un rapporto di fiducia, soprattutto con i locali che possono venire da noi, chiacchierare, spiegarci le loro esigenze e noi proviamo a trovare uno o più titoli che possano accontentarli. Ed è stimolante anche per noi, lo scambio è doppio, sempre.  

Prima di salutarci, ci consigli qualche libro da leggere sotto l’albero o da regalare?

Ultimamente sono molto richiesti i libri di Piero Angela, recentemente scomparso; mentre tra i gialli spopola l’ultimo di Donato Carrisi, La casa delle luci. Nel settore cucina, di cui abbiamo forse parlato poco, abbiamo la novità di Benedetta Rossi, cuoca e influencer diventata famosa con i social. 

A proposito di social, ma a voi librai hanno reso la vita più facile o più difficile?

È un mondo nuovo, con cui stiamo imparando ad interfacciarci anche nei corsi dedicati a  noi librai. Sono un mezzo che sicuramente ci può dare una mano, garantire maggior visibilità a certe opere, piuttosto che ad altre. Noi abbiamo del resto una pagina instagram (@mondadori_molfetta) che gestiamo e aggiorniamo continuamente. 

I social hanno dunque un impatto sull’offerta in negozio?

La rende più mirata.

Ultimissima domanda: quale libro ci consigli, non per forza come libraia, ma come lettrice?

Direi, senza dubbio, Tre, l’ultimo libro di Valérie Perrin, l’autrice francese diventata celebre con il suo Cambiare l’acqua ai fiori.  È la storia di un’amicizia nata due ragazzi e una ragazza, nata ai tempi della scuola. Nel corso della vicenda si susseguiranno diversi eventi che rischieranno di spaccare questo loro legame. A me è piaciuto molto e si legge con facilità; ti diro: l’ho apprezzato di più del precedente! 

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